Kayak |
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La scuola elementare di Azeglio, formata da sole cinque classi ed è situata in un ambiente rurale con il lago di Viverone a circa due chilometri di distanza dalla sede scolastica. Una buona parte di questi bambini ha quindi una buona frequentazione di questi ambienti ed anche da parte della maggioranza dei genitori non vi sono state grosse resistenze quando a scuola si sono proposte queste attività. Da molti anni il laboratorio permanente di educazione ambientale del C.I.R.D.A. di Ivrea svolge svariate attività didattiche con le scuole del canavese, tra queste vi è "Il laboratorio dell'acqua e dei riflessi" consistente in una serie di attività di osservazione, misurazione e scoperta dell'ambiente acquatico anche utilizzando imbarcazioni a vela, a remi e kayak. La nostra scuola da alcuni anni partecipa in modo continuativo a queste esperienze che si svolgono sul lago di Viverone presso la base nautica dell'Assovelica nord-ovest. Durante queste attività i bambini (di una classe terza) hanno utilizzato imbarcazioni a vela (optimist) costruite da ragazzi delle medie della zona. Precedentemente in classe questi bambini avevano svolto molte attività di tipo progettuale e costruttive (costruzioni di nidi e mangiatoie, progettazione e costruzione di trampoli da utilizzare durante feste e spettacoli…). Dopo alcune esperienze di utilizzo di diversi tipi di imbarcazioni si è iniziato (all'inizio della quarta) a pensare alla progettazione e costruzione di un'imbarcazione che fosse "filante", con poco pescaggio per poter esplorare le zone paludose ed al tempo stesso stabile e facilmente manovrabile anche per navigatori poco esperti. L'imbarcazione prescelta è quindi risultata essere un kayak a più posti. Nell'intenzione originaria dei bambini vi era la velleità di costruire un'intera flottiglia nella realtà la costruzione di una sola imbarcazione ha occupato un intero anno scolastico. L'esigenza di costruzione era reale in quanto presso la base nautica le imbarcazioni di questo tipo sono in numero ridotto ed i bambini potevano svolgere le loro esperienze solo a turno e per periodi di tempo limitati. Inoltre il fatto stesso di utilizzare imbarcazioni costruite da altri ragazzi è risultato essere un buon stimolo ad accettare la sfida. |